Il 98% dei fondi azionari attivi italiani ha sottoperformato negli ultimi 10 anni

SPIVA® Europe Scorecard 2023: Performance dei fondi attivi in Italia e a livello globale

Da oltre 20 anni, la ricerca SPIVA (di S&P Dow Jones Indices) misura i fondi gestiti attivamente rispetto ai loro indici di riferimento in tutto il mondo. Oggi condividiamo i risultati della SPIVA® Europe Scorecard 2023, uno studio che confronta la performance dei fondi attivi rispetto ai benchmark di riferimento. Ecco le principali evidenze di questa edizione, in linea con quanto riscontra anche il nostro Ufficio Studi e Ricerche che è anche il principale fornitore di analisi per Il Sole 24 Ore.

Questa ricerca è fondamentale perché tratta della performance dei fondi attivi, i prodotti nei quali la maggior parte degli italiani investe, poiché distribuiti da banche e reti. Secondo l’ultimo report della Banca d’Italia, l’ammontare degli investimenti in fondi attivi e riserve assicurative raggiungeva i 1.712 miliardi di euro a fine 2023.

Dieci anni di risultati consistenti

Dal 2002 il report SPIVA (S&P Indices Versus Active Funds) evidenzia la difficoltà dei fondi attivi di superare i benchmark di riferimento. Nel decimo anniversario della SPIVA Europe Scorecard, si conferma che una significativa maggioranza dei fondi attivi in Europa ha sottoperformato rispetto ai loro benchmark in diverse categorie di azioni e obbligazioni.

Il 98% dei fondi azionari attivi italiani ha sottoperformato negli ultimi 10 anni

Highlights del 2023

  • Sfide per i Fondi Azionari Europei: Il 2023 è stato un anno particolarmente difficile per i fondi azionari attivi in Europa. L’84% dei fondi azionari globali denominati in euro ha sottoperformato l’indice S&P World. In Italia, la situazione è stata ancora più critica, con il 98% dei fondi azionari nazionali che hanno registrato una performance inferiore rispetto ai benchmark,
  • Sottoperformance nei Mercati Emergenti e in Europa: I tassi di sottoperformance per i fondi azionari dei mercati emergenti e delle principali economie europee sono variati dal 66% per i fondi in sterline britanniche dedicati ai mercati emergenti, all’83% per i fondi azionari europei ampi,
  • Eccezioni nel Regno Unito e in Svizzera: I fondi azionari del Regno Unito e della Svizzera hanno mostrato tassi di sottoperformance relativamente più bassi, rispettivamente del 58% e del 49% (ma comunque 1 su 2 ha sottoperformato),
  • Fondi fixed-income: Nei fondi obbligazionari, i risultati sono stati più misti. Il 53% dei fondi obbligazionari corporate in euro ha sottoperformato l’indice iBoxx EUR Corporates. Per i fondi obbligazionari ad alto rendimento e governativi in euro, i tassi di sottoperformance sono stati rispettivamente del 67% e 82%.

Persistenza della sottoperformance

Un elemento che emerge con chiarezza dai dati SPIVA è la persistente difficoltà dei fondi attivi di superare i benchmark di riferimento. Ogni anno, la maggioranza dei fondi attivi mostra una performance inferiore rispetto agli indici passivi, senza miglioramenti significativi nel tempo.

Sopravvivenza dei fondi attivi

Un altro aspetto cruciale è il tasso di sopravvivenza dei fondi attivi. Solo il 56% dei fondi lanciati dieci anni fa è ancora attivo oggi. Tuttavia, nel 2023, il tasso di sopravvivenza è stato più alto del solito, con il 95,9% dei fondi che ha concluso l’anno senza essere fuso, riclassificato o liquidato.

Conclusioni

Questi risultati sottolineano l’importanza di valutare attentamente le scelte di investimento. Gli elevati costi e commissioni dei fondi attivi possono incidere negativamente sui rendimenti. È spesso preferibile considerare soluzioni di investimento passive, che offrono costi più contenuti e una performance generalmente più in linea con gli obiettivi degli investitori.

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