Dopo appena sei mesi dall’iscrizione delle prime Società di Consulenza Finanziaria Indipendente al nuovo Albo, l’Organismo ha iniziato l’attività di vigilanza con la collaborazione della Guardia di Finanza, a seguito dell’accordo siglato dalla Presidente Carla Rabitti Bedogni con il Capo di Stato Maggiore Generale Umberto Sirico.
Il protocollo è pubblicato sul sito dell’OCF.
In particolare si legge: “L’OCF, nell’ambito delle proprie attività ispettive e previa comunicazione alla Consob, può avvalersi – nei casi connotati da maggiori anomalie, criticità operative o possibilità di rilevazione di fattispecie delittuose – della Guardia di Finanza, che presta la collaborazione richiesta ai fini dell’acquisizione di dati, notizie e informazioni necessari per verificare il rispetto della normativa di riferimento da parte dei consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede, dei consulenti finanziari autonomi e delle società di consulenza finanziaria. L’OCF fornisce alla Guardia di Finanza, per gli autonomi approfondimenti, le informazioni, i dati e gli elementi pervenuti o in suo possesso che risultino di concreto interesse ai fini dello svolgimento dei compiti di polizia economico – finanziaria”. Ne abbiamo parlato con Andrea Carboni, Presidente di AssoSCF, associazione delle società di consulenza indipendente: “Pensiamo che con le prime ispezioni, l’Organismo abbia voluto dare una scossa alle società iscritte. Il messaggio a nostro avviso è chiaro: da soggetti vigilati è necessario adempiere a tutte le richieste di regolamenti e Autorità di vigilanza e formalizzare ogni attività messa in atto in questo senso. Mi riferisco ad attività come l’invio e l’archiviazione delle raccomandazioni, la profilatura dei clienti, la creazione di presìdi vari, la correttezza delle rendicontazioni, il calcolo degli indicatori di vigilanza, l’aggiornamento delle schede antiriciclaggio, ecc. che con l’aiuto della tecnologia stanno diventando una routine nell’attività quotidiana dei professionisti FeeOnly e delle loro società di consulenza. Nella nostra associazione abbiamo colleghi con tanta esperienza che prestano l’attività da moltissimi anni, titolari di SCF storiche. Ma possiamo contare anche sull’entusiasmo delle nuove SCF che stanno nascendo, con giovani financial planner e altri professionisti come commercialisti e avvocati, che con i nostri esperti supportiamo nella fase di set up iniziale e di organizzazione dell’attività una volta autorizzate. Stiamo vivendo una fase di sviluppo del settore, in cui le prime realtà potranno beneficiare della crescita della domanda di consulenza indipendente nei prossimi anni. Per farlo dovranno però essere organizzate, dovranno presidiare bene tutte le aree “core” dell’attività, esternalizzando le altre e puntando su specializzazione e qualità dei team”.
Tra i nostri associati sono presenti oggi le seguenti società SCF: CONSULTIQUE, HCINQUE, TM & PARTNERS, IFA CONSULTING, B&I CONSULTING, CAVINI CONSULTING, T-LAB CONSULTING, WM CONSULTING, LINK CONSULTING PARTNERS, QUASAR ADVICE, CAPITAL SUITE, PRAGMA 11, BEST PLANNERS.
Come andrà il 2020, in termini di iscrizioni al nuovo Albo?
Stiamo seguendo, come AssoSCF, diverse società che dovrebbero essere autorizzate nei prossimi mesi. Ritengo che il processo sia solo all’inizio e che l’aumento dell’interesse verso al consulenza indipendente da parte di famiglie e imprese sia in sensibile crescita. E’ presto per immaginare dei numeri, a livello complessivo ci aspettiamo che i circa 250 CFA iscritti alle nuove sezioni degli indipendenti raddoppino entro la fine del 2020.